Gli accordi bilaterali con l'UE

Treni DB, SBB e TGV Lyria in stazione
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Nel 1999 la Svizzera e l'Unione Europea (UE) hanno concluso sette accordi bilaterali, conosciuti come «Bilaterali I», che sono stati approvati dal Popolo nel 2000 con il 67,2 per cento di voti favorevoli. Gli accordi disciplinano le relazioni tra la Svizzera e l'UE nei settori della libera circolazione delle persone, dei trasporti terrestri, dei trasporti aerei, degli ostacoli tecnici al commercio, degli acquisti pubblici, della ricerca e dell'agricoltura.

Gli accordi sono connessi giuridicamente tra di loro mediante la cosiddetta «clausola ghigliottina»: se una parte contraente dovesse denunciare un accordo settoriale, decadono automaticamente anche i restanti accordi.

I «Bilaterali I» rappresentano una base importante per le relazioni tra la Svizzera e l'UE: contribuiscono ad assicurare la crescita economica a medio-lungo termine e a creare posti di lavoro, garantendo alle persone e alle imprese svizzere le stesse condizioni di accesso al mercato interno europeo di cui godono gli Stati membri dell'UE. Inoltre, gli accordi promuovono la cura e il costante rafforzamento dei rapporti tra la Svizzera e l'UE a tutti i livelli.

Sulla scorta di negoziati portati a termine nel 2024, il Consiglio federale intende porre le relazioni con l’UE su basi contrattuali nuove, aggiornate e sviluppate.

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