Mobilità più efficiente grazie allo scambio di dati

La Confederazione intende utilizzare al meglio l'infrastruttura ferroviaria e stradale esistente e potenziare ulteriormente la mobilità sostenibile. Per farlo è necessario ottimizzare ancor più il flusso di informazioni tra i gestori dell'infrastruttura, le imprese di trasporto, i fornitori di servizi di mobilità e i clienti. A tale scopo il Consiglio federale vuole creare un'infrastruttura di dati che semplifichi agli attori del sistema di mobilità l'approntamento e lo scambio dei dati. A inizio 2022 Cantoni, Comuni, partiti, associazioni e ambienti interessati potranno esprimersi in merito nel quadro di una consultazione.

Biciclette e tram a Berna.
Lo scambio di dati tra i diversi fornitori è indispensabile per una mobilità sostenibile.
© UFT

Attualmente in Svizzera il grado di utilizzazione medio dei trasporti pubblici si attesta intorno al 30 per cento, l'occupazione delle auto a circa 1,2 persone. Considerata la persistente crescita del traffico, diventa sempre più importante ottimizzare l'utilizzo dell'infrastruttura e dei mezzi di trasporto esistenti. Le capacità inutilizzate rappresentano un importante strumento per una mobilità più efficiente. Per un sistema di trasporto più funzionale è cruciale il flusso di dati tra i gestori dell'infrastruttura, le imprese di trasporto, i fornitori privati di servizi di mobilità e, infine, i clienti. Con informazioni tempestive e di buona qualità sulla disponibilità dell'infrastruttura e delle capacità di trasporto si possono realizzare nuove offerte di mobilità a misura di cliente, grazie alle quali è possibile sfruttare le capacità finora inutilizzate e combinare diversi mezzi di trasporto, portando i viaggiatori a destinazione in modo più efficiente ed ecologico. In tal senso i dati costituiscono, assieme alla strada e alla rotaia, un'infrastruttura di importanza sistemica per il settore della mobilità.

Un’interfaccia per tutti i dati sulla mobilità

Con l'infrastruttura di dati sulla mobilità (MODI) la Confederazione intende creare le condizioni tecniche e organizzative per semplificare e promuovere a lungo termine e in maniera affidabile l'approntamento, lo scambio, la connessione e la fruizione di dati sulla mobilità. In tal modo si garantisce un flusso d'informazioni comprendente tutti gli aspetti della mobilità, duraturo e libero da interessi commerciali. Con la MODI si potranno inoltre offrire ai clienti soluzioni sempre più rispondenti alle loro esigenze. L'idea è che i diversi attori della mobilità siano liberi di collegare le proprie banche dati mediante quest'infrastruttura centrale di interfacce. Chi volesse pertanto avvalersi di una piattaforma per offrire alla propria clientela diversi servizi di mobilità connessi e combinati tra loro, non dovrà più effettuare dispendiosi collegamenti a differenti fonti di dati, bensì gli basterà connettere la propria piattaforma con l'infrastruttura di dati della Confederazione. Lo stesso vale per i fornitori di mobilità, che potranno rendere le proprie offerte accessibili a un bacino d'utenza più ampio semplicemente collegandosi alla MODI.

Da uno studio condotto su mandato dell'UFT per valutare il potenziale dei servizi multimodali in Svizzera è emerso che il loro beneficio economico per il Paese ammonterebbe a circa 1,3 miliardi di franchi l'anno, generato tra le altre cose da un miglior utilizzo dei TP e un aumento del grado di occupazione delle carrozze viaggiatori.

Nell'estate 2020 il Consiglio federale ha stabilito, in una decisione di principio, che tale infrastruttura dovrà essere indipendente, affidabile, aperta, non discriminatoria, trasparente, senza scopo di lucro e flessibile sul piano tecnico. In questo contesto anche i trasporti pubblici dovranno svolgere un ruolo importante e poter essere integrati in modo semplice a servizi di mobilità interconnessi.

Progetto di consultazione in preparazione

La base giuridica della prevista infrastruttura di dati sarà la legge federale sull'infrastruttura di dati sulla mobilità (LIDMo), sulla quale poggiano contemporaneamente due «colonne portanti»: la «Rete dei trasporti CH», quale riferimento territoriale unitario per i numerosi dati sulla rete di trasporto esistenti in Svizzera (ad es. strade nazionali, cantonali e comunali, rete ferroviaria e rete del traffico lento), e l'«Infrastruttura nazionale di interconnessione dei dati sulla mobilità (NADIM)». Quest'ultima serve allo scambio standardizzato di dati sulla mobilità e, quindi, all'interconnessione tra gli attori del settore.

L'attuazione della decisione del Consiglio federale dell'estate 2020 sarà oggetto di una procedura di consultazione, prevista nel prossimo inverno. Nel quadro dell'orientamento generale della LIDMo sarà offerta anche la possibilità di esaminare il ruolo dello Stato nell'approntamento e nello scambio dei dati sulla mobilità nonché discutere della forma concreta e dell'organizzazione operativa della MODI. A prescindere da come sarà organizzata, quest'infrastruttura federale potrà contribuire a gestire e a utilizzare più efficacemente le infrastrutture di trasporto esistenti, a programmare offerte di mobilità mirate e a migliorarne il grado di utilizzazione nonché a soddisfare anche in futuro in modo ottimale e duraturo le esigenze di mobilità della popolazione.

Ufficio federale dei trasporti: Mobilità interconnessa (multimodale)

 

UFT Attualità n. 93 ottobre 2021

https://www.bav.admin.ch/content/bav/it/home/pubblicazioni/uft-attualita/edizioni-2021/edizione-ottobre-2021/3.html