Cogliere quanto di buono offre la crisi

La crisi da coronavirus ci vedrà ancora a lungo alle prese con le sue conseguenze. L’epidemia ha provocato danni alla salute e all’economia, ma in alcuni settori ha anche spianato la strada verso un futuro migliore – non da ultimo in quello della mobilità e dei trasporti.

Editorial Fü
Dr. Peter Füglistaler, Direttore dell’Ufficio federale dei trasporti
© Béatrice Devènes

Siamo ancora tutti scossi dal coronavirus e le sue conseguenze economiche perdureranno a lungo. Le decisioni di allentamento del Consiglio federale consentono un graduale ritorno alla normalità. I mezzi pubblici hanno ripreso a circolare come prima e stiamo tornando lentamente a usarli.

Nei prossimi mesi vedremo quali segni duraturi lascerà il virus. ll prezzo che stiamo pagando per il blocco delle attività è alto, ma il confinamento ci ha anche aperto gli occhi su possibilità prima inimmaginabili.

Innanzitutto, non c’è alcun bisogno di tutti questi spostamenti. Ci si può godere il tempo libero anche rimanendo in zona. La voglia di viaggiare, tuttavia, tornerà e riprenderemo a spostarci, dapprima all’interno dei confini nazionali, presto anche varcandoli. Chiediamoci, ora: vogliamo ricominciare con i voli a prezzi stracciati per andare in ogni dove?

È da tempo che non si vedevano più treni così puliti, con tanto di servizi igienici agibili e funzionanti. A determinare l’impegno supplementare in tal senso non dovrebbero però essere le cifre sui contagiati da coronavirus, quanto le aspettative dell’utenza, che ha sempre desiderato di poter contare su carrozze pulite.

Ormai è un dato di fatto: il lavoro da casa funziona. E a lungo andare inciderà sul traffico. Sarebbe senz’altro un bene se nei trasporti pubblici il numero di passeggeri diminuisse durante le ore di punta. Ma a questo scopo occorre che il telelavoro si distribuisca sull’intero arco della settimana e che il tempo così guadagnato non si traduca in una maggiore mobilità per far compere o per svago.

Anche la digitalizzazione è ormai una realtà. Gli AG elettronici e il fatto che gli autobus abbiano circolato per settimane senza la faticosa vendita di biglietti a bordo sono due esempi di opportunità da cogliere e trasformare in nuove pratiche.

Non abbiamo ancora raggiunto la luce in fondo al tunnel del coronavirus. Si avvicina però l’ora di analizzare a fondo le ripercussioni. Pensiamo a cogliere quanto di buono offre la crisi. Faremo ritorno alla normalità, ma sarà e dovrà essere una normalità nuova.

Dr. Peter Füglistaler

Direttore dell’Ufficio federale dei trasporti

 

UFT Attualità_n 80_giugno 2020

 
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