04.07.2024 – Le misure della Confederazione per rendere i treni più silenziosi danno i propri frutti. Le persone che vivono in prossimità delle tratte ferroviarie sono ora esposte a un inquinamento fonico inferiore addirittura di molto a quello inizialmente previsto dagli obiettivi di protezione. È quanto emerge dall'ultimo rapporto di monitoraggio dell'Ufficio federale dei trasporti (UFT).
Nella maggior parte dei casi, i livelli sonori misurati nel 2023 sono paragonabili a quelli dell'anno precedente. In seguito a una significativa riduzione a partire dal 2020 (divieto di fatto dei ceppi frenanti in ghisa per tutti i carri merci, compresi quelli stranieri) si osserva una stabilizzazione dei valori misurati. Le emissioni rilevate in tutte le stazioni di misurazione sono attualmente ben al di sotto di quelle fissate come obiettivo nell'ambito del programma di risanamento fonico.
- Oggi i treni merci sono più silenziosi di circa 10 dB(A) rispetto all'inizio delle misurazioni nel 2003, il che corrisponde a un dimezzamento del volume sonoro percepito.
- Oggi i treni passeggeri sono più silenziosi di circa 6 dB(A) rispetto all'inizio delle misurazioni nel 2003, il che corrisponde a una riduzione di un terzo del volume sonoro percepito.
- I valori sonori dei treni passeggeri in transito nell’esercizio quotidiano sono generalmente inferiori a quelli limite ammessi per il materiale rotabile di recente omologazione. Dal 2020 questo vale anche per la maggior parte dei treni merci.
Ciononostante, il programma a favore di un trasporto ferroviario compatibile con i residenti delle aree circostanti non viene ancora concluso. Se in futuro il numero di treni aumenterà come previsto, si dovrà mettere in conto un lieve reinnalzamento dei livelli sonori nel medio termine. Per questo motivo la Confederazione continua a sostenere i lavori nell’ambito della lotta al rumore, in particolare quelli di ricerca sulle innovazioni.