Misure per TP ancora più rispettosi del clima

20.10.2022 - La Svizzera deve ridurre ulteriormente le emissioni di CO2. La revisione della legge sul CO2 prevede, a tale scopo, anche una serie di misure da attuare nei trasporti pubblici. Autobus e battelli non dovranno più essere dotati di motori diesel, bensì di propulsione elettrica o a idrogeno. Per la ferrovia sono invece previste misure che la rendano più competitiva rispetto al trasporto aereo. La settimana prossima la Commissione del Consiglio degli Stati avvierà il relativo dibattito parlamentare. 

Un uomo che fa rifornimento di elettricità per un autobus.
Caricare invece di fare rifornimento: i bus elettrici devono essere ulteriormente incentivati.
© RBS

La nuova legge sul CO2 è stata respinta nella votazione di giugno 2021. A settembre 2022 il Consiglio federale ha adottato il messaggio sulla nuova versione della legge, che rispetto alla precedente non prevede tasse nuove o più alte. Quest'ultima versione punta piuttosto su un promovimento mirato di soluzioni rispettose del clima nell'ambito degli edifici e del trasporto. Anche i trasporti pubblici (TP) sono interessati da questi mutamenti: è di responsabilità dell'UFT l'attuazione di diverse misure programmate per il traffico ferroviario, stradale e su vie navigabili.

Propulsione elettrica e a idrogeno invece che a diesel

Oggi, in tutta la Svizzera, nei TP si impiegano circa 5000 autobus e 140 battelli con propulsione a diesel. Il Consiglio federale intende creare nuovi incentivi affinché circolino con una propulsione più rispettosa del clima, che sia mediante sostituzione o ristrutturazione dei veicoli.

Da un lato tale obiettivo sarà raggiunto grazie alla soppressione del rimborso dell’imposta sugli oli minerali. Attualmente per i chilometri percorsi nei TP concessionari viene rimborsata l'imposta sugli oli minerali riscossa con il rifornimento. Dal 2026 non sarà più così e verrà pertanto meno l’attuale falso incentivo: l’impiego di veicoli e battelli diesel nei TP non sarà più così interessante sotto il profilo economico.

Dall'altro lato la Confederazione promuoverà l'acquisto di veicoli o propulsioni più rispettosi del clima mediante sovvenzionamenti mirati, visto che attualmente gli autobus elettrici sono spesso più costosi di quelli a diesel. A livello cantonale o comunale esistono già programmi di promozione. La Confederazione intende potenziare il sostegno sul piano nazionale e nel traffico regionale viaggiatori si fa carico del 75 per cento dei necessari costi di investimento aggiuntivi, nel caso in cui questi non siano coperti da altri programmi. Per autolinee e navigazione, il sostegno è pari al 30 per cento sia per l'acquisto di autobus che per la ristrutturazione di battelli. Non appena la legge sul CO2 entrerà in vigore, per tutti i suddetti contributi la Confederazione metterà a disposizione fino a 47 milioni di franchi l'anno fino al 2030.

Treno notte al posto dell'areo

Collegamenti ferroviari internazionali ottimizzati possono costituire una buona alternativa ai voli a corto raggio. Per tale motivo le imprese ferroviarie riceveranno aiuti finanziari per predisporre nuove offerte nel traffico viaggiatori transfrontaliero, in particolare per i treni notturni. Gli aiuti saranno finanziati con i ricavi delle vendite all'asta di diritti di emissione per gli aeromobili, che possono attestarsi a 30 milioni di franchi l'anno e che, in quanto sovvenzioni d'avviamento, sono anch'essi limitati al 2030.

Propulsione elettrica e a idrogeno anche per i mezzi pesanti

Già oggi, per i mezzi pesanti a propulsione elettrica le imprese di trasporto sono esonerate dal pagamento della tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP). L'esenzione dalla TTPCP dovrà essere sancita anche nella legge sul traffico pesante, con l'esonero esplicito per veicoli a propulsione elettrica, che sfruttano l'elettricità o l'idrogeno come fonte d'energia. L'obiettivo rimane la promozione di rinnovi di flotta con veicoli più rispettosi del clima.

La nuova versione della legge sul CO2 sarà ora discussa in Parlamento. La settimana prossima la Commissione dell'ambiente del Consiglio degli Stati si occuperà del progetto per la prima volta. L’entrata in vigore della legge è prevista per il 1° gennaio 2025. L'idea è che mediante il progetto, abbinato al progresso tecnologico e a misure volontarie, la Svizzera possa dimezzare le proprie emissioni di CO2 entro il 2030.

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