Un bilancio del nuovo sistema di finanziamento e ampliamento nel settore ferroviario a 10 anni dalla votazione sul FAIF

08.02.2024 – Dieci anni fa il Popolo ha approvato a chiara maggioranza il progetto sul finanziamento e ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria (FAIF), grazie al quale è stato possibile creare il Fondo per l’infrastruttura ferroviaria: una fonte di finanziamento sicura e di durata indeterminata per l’esercizio, la manutenzione e l’ampliamento della rete ferroviaria. Il nuovo sistema si è dimostrato valido, ma occorre osservare da vicino determinati sviluppi.

Dieci anni dalla votazione sul finanziamento dell’ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria FAIF
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Con il programma «Ferrovia 2000» il traffico ferroviario in Svizzera ha conosciuto un nuovo sviluppo. I miglioramenti a esso connessi hanno contribuito a una significativa crescita della domanda, che ha a sua volta causato problemi di capacità e forte sollecitazione dell’infrastruttura. È stato dunque necessario cercare nuove soluzioni per l’ulteriore sviluppo della nostra rete ferroviaria e per un esercizio sicuro. A questa sfida la Confederazione ha risposto con il FAIF, progetto accolto il 9 febbraio 2014 con il 62 per cento di voti favorevoli.

Finanziamento solido e duraturo

Creando il Fondo per l’infrastruttura ferroviaria (FIF), il FAIF ha consentito un finanziamento solido e duraturo dell’infrastruttura ferroviaria. I mezzi che la Confederazione aveva fino ad allora destinato alla ferrovia attraverso diversi canali sono stati riuniti in un unico strumento. Grazie ai contributi di tutte le parti coinvolte (Confederazione, Cantoni, imprese, viaggiatori, contribuenti e consumatori), attualmente confluiscono nel FIF circa sei miliardi di franchi l’anno: la soluzione di un fondo di durata indeterminata esterno al bilancio generale della Confederazione, con entrate garantite e a destinazione vincolata, consente di finanziare l’infrastruttura in maniera più semplice, più trasparente e più continua. Il FIF costituisce un modello da seguire per molti altri Paesi.

Precedenza alla manutenzione

Il FIF consente di mantenere adeguatamente e ammodernare la rete ferroviaria esistente delle FFS e delle ferrovie private nonché di sottoporre al Parlamento un nuovo programma di ampliamento ogni quattro-otto anni. Le uscite del FIF sono destinate in primo luogo a investimenti nel mantenimento della qualità e nell’esercizio della rete esistente e i mezzi restanti, in media il 20 per cento delle entrate FIF, servono ad ampliare ulteriormente la rete in funzione delle necessità, sotto l’egida della Confederazione.

Preparazione della prossima fase di ampliamento

Nell’ambito della votazione del 9 febbraio 2014 è stata approvata la fase di ampliamento 2025. Importanti progetti previsti da quest’ultima si trovano oggi in fase di attuazione (p. es. ampliamento della stazione di Basilea FFS, nuova galleria a doppio binario tra Ligerz e Twann) o sono già in esercizio (p. es. doppio binario della Zentralbahn alla stazione di Lucerna o nuovi binari di precedenza per il traffico merci tra Ginevra e Nyon e presso Romont). Nel 2019 il Parlamento ha approvato la fase di ampliamento 2035 e ha richiesto il messaggio concernente la prossima per il 2026.

La sfida dell’attuazione dei decreti sull’ampliamento

Il Parlamento ha modificato le proposte del Consiglio federale per le fasi di ampliamento 2025 e 2035, aumentandole notevolmente: il volume finanziario di entrambi i pacchetti di misure ammonta a ben oltre 20 miliardi di franchi. La politica ha aspettative elevate nei confronti di un ampliamento più vasto, che va al di là di tale importo. Con gli ampliamenti in corso e quelli decisi, i mezzi FIF sono pianificati fino al 2035 circa.

I cantieri aperti e quelli previsti sulla rete ferroviaria sono talmente tanti che ulteriori opere causerebbero limitazioni massicce, che con molta probabilità gli utenti non accetterebbero. Considerate le nuove ipotesi d’esercizio delle FFS e i tempi più lunghi per le coincidenze dovuti all’aumento dei viaggiatori e alla maggiore lunghezza dei treni, per realizzare l’offerta stabilita con i programmi attuali sono necessari ulteriori ampliamenti. Al contempo, la carenza di personale ferroviario specializzato al momento fa apparire irrealistico lo scenario di un ampliamento ancora maggiore, problematica di cui tenere conto in vista di ulteriori decisioni.

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