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Pubblicato il 6 marzo 2025

L’UFT adegua la sorveglianza della sicurezza agli sviluppi tecnici

L’automatizzazione e la digitalizzazione stanno cambiando il lavoro quotidiano di molti collaboratori dei trasporti pubblici. Diventa quindi sempre più importante analizzare le interazioni tra uomo, tecnica e organizzazione ed eventualmente migliorarle (approccio «Human and Organisational Factors»). L’UFT sostiene questi sforzi e si concentra sempre più su questo tema nelle sue attività di vigilanza e sorveglianza.

Diversi schermi all’interno di una cabina di guida di un Giruno nella galleria di base del Ceneri.

L’aumento dell’automatizzazione nei trasporti pubblici fa sì che i compiti che prima venivano svolti manualmente siano ora effettuati da sistemi tecnici. Questo fenomeno interessa in particolar modo il lavoro dei macchinisti, ma anche per le manovre e la gestione degli impianti di sicurezza vengono utilizzati sempre più frequentemente il comando da remoto e i tablet. Le attività umane si concentrano sempre più su compiti di sorveglianza, per cui è importante mantenere un alto livello di attenzione e di consapevolezza della situazione.

Per garantire la sicurezza in ogni momento, l'introduzione di sistemi di assistenza e strumenti digitali richiede uno sforzo non indifferente per quanto attiene il coordinamento tra uomo, tecnica e organizzazione. Proprio questa interfaccia costituisce il fulcro di un principio che si sta affermando negli ultimi anni, in particolare nel settore ferroviario: i cosiddetti «Human and Organisational Factors» (HOF) mirano a comprendere e ottimizzare le interazioni tra uomo, tecnica e organizzazione per ridurre al minimo i rischi e aumentare l’efficienza. In definitiva, gli HOF devono garantire che le persone siano sempre in grado di intervenire in modo mirato sui sistemi, ove necessario, e assumerne il controllo a prescindere dall’automatizzazione e dalla digitalizzazione.

Nello specifico il principio HOF persegue i seguenti obiettivi: i sistemi di assistenza devono emettere avvisi chiari e tempestivi se sopraggiungono situazioni critiche. Nel caso del macchinista, la distribuzione dei compiti tra uomo e macchina deve essere organizzata in modo tale da non sovraccaricarlo. I sistemi devono riconoscere precocemente le anomalie e aiutare il macchinista a risolverle. Allo stesso tempo, l’adozione di provvedimenti organizzativi dovrebbe anche garantire che i macchinisti non perdano le loro «vecchie» abilità manuali, al fine di poter reagire in modo appropriato in caso di guasto del sistema. Il principio HOF viene attuato mediante formazioni nonché l’adozione di misure e di una cultura della sicurezza.

Dal 2018 l’Agenzia ferroviaria europea (ERA) si occupa in misura crescente del principio HOF. La consapevolezza della sua importanza sta crescendo anche nel settore in Svizzera. Numerose imprese hanno integrato i principi HOF nei loro sistemi di gestione della sicurezza. Da due anni esiste in seno all’Unione dei trasporti pubblici (UTP) un gruppo di lavoro HOF che ha l’obiettivo di creare una concezione comune e promuovere l’accettazione dei principi HOF all’interno del settore, nonché di sviluppare ulteriormente i temi HOF e connettere a livello nazionale e internazionale fra loro gli esperti mediante un’apposita piattaforma.

L’UFT partecipa in qualità di ospite al gruppo di lavoro HOF dell’UTP e a partire da quest’anno, inoltre, integrerà sempre più i fattori umani e organizzativi nelle sue attività di vigilanza, esaminando in particolare i sistemi di gestione della sicurezza. Nell’ambito delle sue attività di sorveglianza, in futuro l’UFT affronterà sistematicamente il tema dell’interazione tra fattori tecnici, organizzativi e umani nel corso dei suoi audit e controlli di esercizio.