Firmata la prima nuova convenzione sulle prestazioni
La Ferrovie autolinee regionali ticinesi (FART) è la prima impresa con cui l’UFT ha firmato una convenzione sulle prestazioni per il mantenimento della qualità e l’esercizio della rete ferroviaria per il periodo 2025–2028. Nelle prossime settimane, l’UFT concluderà altre 34 convenzioni per un totale di circa 16,4 miliardi di franchi.

Nella sessione invernale 2024, il Parlamento federale ha adottato il limite di spesa 2025–2028 per il mantenimento della qualità e l’esercizio dell’infrastruttura ferroviaria e i compiti sistemici in questo settore. Grazie al limite di spesa, pari a un totale di 16,4 miliardi di franchi, nei prossimi quattro anni i gestori dell’infrastruttura potranno realizzare lavori di risanamento e manutenzione di stazioni, binari, gallerie, ponti e impianti di sicurezza nonché adottare ulteriori misure per la parità di trattamento dei disabili.
L’UFT dirige l’esercizio e la manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria concludendo con le imprese convenzioni sulle prestazioni (CP), nelle quali sono riportati gli obiettivi e gli indici definiti per ogni impresa, oltre che i rispettivi contributi della Confederazione.
Per il periodo 2025–2028 l’UFT concluderà in totale 35 CP; la prima l’ha già firmata il 17 dicembre 2024 con la Ferrovie autolinee regionali ticinesi (FART), che gestisce anche la ferrovia delle Centovalli tra Locarno e Domodossola.
La manutenzione ha la priorità sull'espansione
Il contributo federale per il mantenimento della qualità e l’esercizio della FART nei prossimi quattro anni ammonta a circa 47,1 milioni di franchi. La FART userà questi fondi, per esempio, per rinnovare i propri impianti di sicurezza, risanare la sede ferroviaria, ampliare le stazioni e attuare misure volte al rispetto della legge sui disabili.
Le spese per l’esercizio e il mantenimento della qualità dell’infrastruttura ferroviaria sono finanziate interamente tramite il Fondo per l’infrastruttura ferroviaria (FIF) della Confederazione. Il finanziamento di questi due settori è prioritario rispetto all’ampliamento, anch’esso sostenuto tramite il FIF. È quanto sancito dalla legge sul Fondo per l’infrastruttura ferroviaria.