Il Consiglio federale non vuole un monopolio dell'infrastruttura e conferma il modello a più ferrovie

Il 25 settembre 2020 il Consiglio federale ha deciso che in Svizzera l'infrastruttura ferroviaria continuerà a essere gestita da più imprese. Resta pertanto fedele all'esistente sistema ferroviario, nel quale sono attive numerose imprese solide. Nella maggior parte dei casi queste ultime gestiscono infrastruttura e traffico congiuntamente, per quanto i comparti siano separati dal punto di vista organizzativo, ed esiste un Servizio di assegnazione delle tracce indipendente che assicura l'accesso non discriminatorio delle imprese ferroviarie all'intera rete.

Tracce su una stazione ferroviaria vida
La rete ferroviaria svizzera continua a essere gestita da più imprese.
© Herbert Graf

Il 25 settembre 2020 il Consiglio federale ha deciso di rinnovare le concessioni d'infrastruttura a FFS e BLS, in scadenza. La SOB, in qualità di terzo grande gestore nella rete a scartamento normale, ne aveva ottenuta una nuova già l'anno scorso. Si prosegue pertanto con il modello infrastrutturale «FFS+X», scelto dal Consiglio federale già nel 2007. In vista del rinnovo di tali concessioni, il Consiglio federale aveva incaricato il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) di esaminare l'attuale organizzazione dell'infrastruttura ferroviaria e diverse soluzioni alternative, ad esempio la costituzione di un'unica società nazionale responsabile per l'intera rete o di diversi gestori regionali.

Durante la sua seduta del 25 settembre 2020 ha deciso di mantenere l'odierno sistema con più gestori dell’infrastruttura, che ha dato ottimi risultati e ha contribuito al buon funzionamento della rete ferroviaria. Nulla lascia supporre che ve ne sia uno migliore. Tuttavia, nell'ottica di ottenere strutture più efficienti e alla luce del progresso tecnologico, il Consiglio federale intende incentivare la cooperazione e l'efficienza, sostenendo ad esempio fusioni da parte di imprese o azionisti. Per i gestori dell'infrastruttura minori è inoltre prevista la creazione di centri di competenza. Con il rinnovo della concessione si coglie infine l'occasione per semplificare le interfacce delle reti FFS e BLS.

La decisione sul rinnovo della concessione completa quella del Parlamento concernente il progetto sull’organizzazione dell’infrastruttura ferroviaria (OIF) dell'autunno 2018. Diversamente da quanto accade in alcuni Paesi stranieri, le imprese devono poter continuare a gestire congiuntamente infrastruttura e traffico. Questi comparti restano invece separati anche in Svizzera per quanto attiene all'organizzazione. Nell'ambito del progetto OIF la Confederazione ha inoltre migliorato gli strumenti contro le discriminazioni nell’accesso alla rete, trasformando il Servizio di assegnazione delle tracce da filiale dei gestori dell'infrastruttura in un suo istituto autonomo.

 

UFT Attualità_n. 83_ottobre 2020

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