La seconda ondata di coronavirus comporta una nuova sfida per i gestori di sistema dei TP

Affinché i trasporti pubblici (TP) possano affrontare adeguatamente anche la seconda ondata di coronavirus è importante che i ruoli siano ripartiti in maniera chiara e uniforme. Principali responsabili sono, come per la prima ondata, i gestori del compito sistemico FFS e AutoPostale, che garantiscono l'attuazione coordinata in tutti i TP delle misure contro il virus e di eventuali limitazioni. Inoltre, dirigono il coordinamento con altri attori, così come il dialogo e le informazioni in seno al settore.

Viaggiatori con mascherina in un vagone quasi vuoto
Il settore dei TP deve attuare in maniera uniforme e coordinata le misure contro il coronavirus.
© FFS

Con l'arrivo della seconda ondata di coronavirus FFS e AutoPostale, in qualità di gestori del compito sistemico (gestori di sistema), si sono nuovamente attivate e garantiscono una procedura uniforme e coordinata nei TP, svolgendo questo compito in modo professionale ed efficiente, come già era stato il caso in primavera, con la prima ondata del virus. Tra le altre cose si assicurano che l'obbligo di indossare la mascherina, che la Confederazione ha esteso imponendolo anche nelle stazioni e alle fermate, venga applicato e rammentato regolarmente, contribuendo all'elevata accettazione di tale misura.

Per poter affrontare la situazione resta importante una ripartizione dei ruoli condivisa e chiara nei TP. I due gestori di sistema dirigono, per l'intero settore dei TP, lo sviluppo e l'attuazione di misure e di piani di protezione, il coordinamento con attori esterni nonché quello interno, informazione compresa. Nello specifico, tutto il traffico ferroviario è di competenza delle FFS, mentre AutoPostale si occupa delle autolinee, degli impianti a fune e dei battelli. FFS e AutoPostale sono pertanto gli interlocutori diretti delle imprese di trasporto, anche in caso di norme cantonali. Dell'esecuzione delle misure disposte e dei piani di protezione sono invece responsabili le singole imprese di trasporto.

L'UFT, se necessario, fornisce assistenza da dietro le quinte

In caso di necessità l'UFT aiuta i gestori di sistema da dietro le quinte, ad esempio facendo da ponte con l'Ufficio federale della sanità pubblica, la competente autorità epidemiologica, e comunicando con i propri contatti a livello nazionale e internazionale. L'UFT è inoltre coinvolto in quanto autorità concedente e co-committente del traffico regionale viaggiatori (TRV): per la totale cessazione di un'offerta, ad esempio, è necessario che l'Ufficio dia il proprio consenso, mentre una riduzione delle corse rispetto all'orario ufficiale è possibile solo se concordata con i committenti, ossia Confederazione e Cantoni. L'UFT però non dispone misure né operative né epidemiologiche, non prepara piani di protezione né tantomeno è responsabile di controllare che nei TP ognuno rispetti le norme contro il coronavirus.

Mantenere le catene di trasporto

Per l'UFT è importante che, in caso di notevole riduzione del personale dovuta a problemi di salute o a quarantene, le catene di trasporto e il servizio pubblico restino garantiti. A tale scopo viene incontro ai gestori di sistema e alle imprese dei TP. La serrata di ristoranti e bar tra le 23 e le 6 e la chiusura di club e discoteche imposti dal Consiglio federale hanno azzerato la richiesta di trasporti notturni, di conseguenza l'UFT ha approvato l'interruzione del servizio notturno di treni e bus attivo nel fine settimana. Vengono invece mantenuti i collegamenti in tarda serata, affinché ad esempio il personale sanitario che lavora a turni possa continuare a utilizzare i mezzi pubblici per il tragitto casa-lavoro.

L'UFT continuerà a monitorare da vicino la situazione e, laddove necessario, a fornire assistenza al settore dei TP.

 

UFT Attualità_n. 84_novembre 2020

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